006 - La Medicina di Laboratorio Predittiva, Preventiva, Personalizzata e Partecipata. Il Caso della Sindrome Metabolica
Autore/i: P. Cappelletti
Rivista: RIMeL - IJLaM, Vol. 6, N. 3-S1, 2010 (MAF Servizi srl ed.)
Pagina/e: 6-10
Recentemente è stata lanciata nella letteratura scientifica mondiale l’idea della “4P Medicine” dove le P stanno per “predictive, preventive, personalized, and partecipatory”. Il concetto nasce dal grande sviluppo delle omics e dalla potenziale identificazione di tutte le caratteristiche genetiche di un individuo, nonché dall’innovazione tecnologica che mette a disposizione sempre più efficienti biomarcatori di facile accesso, rendendo così possibile una efficace predizione del futuro di salute/malattia delle persone. Tale predizione consente una concreta prevenzione individuale, intesa sia come tentativo di evitare o rallentare il passaggio da salute a malattia, sia come diagnosi precoce, sia come intervento nella malattia conclamata per contrastare le complicanze. Le conoscenze genetiche e fenotipiche, che il Laboratorio può determinare, aiutano a definire una corretta personalizzazione sia della prevenzione che della cura farmacologica. Come conseguenza di questa impostazione rivoluzionaria di “prospective health care”, vi è la necessità di una partecipazione consapevole ed attiva delle persone, ancor prima di ammalare e durante la malattia, per l’adozione di stili di vita e di comportamenti sanitari virtuosi. Il caso della Sindrome Metabolica è particolarmente istruttivo di come la Medicina di Laboratorio abbia un ruolo centrale in questa nuova visione. La Sindrome è definita principalmente con parametri di Laboratorio; le cause, i fattori di rischio e la progressione sono accuratamente valutati con il Laboratorio generale e specialistico; il Laboratorio, con l’evidenza dei suoi dati, aiuta grandemente a rendere consapevoli e partecipi i pazienti. La Sindrome Metabolica, d’altra parte, con le diatribe attorno alla sua stessa esistenza, puntualizza la più importante conseguenza teorica delle 4P: la necessità di una teoria biologica dei sistemi e non di una teoria riduzionista per interpretare le caratteristiche biologiche “emergenti”, quelle cioè che non sono la somma delle parti esaminate ma che nascono dalla loro interrelazione ed interdipendenza.