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095 - I monociti tra reattività e displasia

Autore/i: G. Da Rin

Rivista: RIMeL - IJLaM, Vol. 4, N. 3-S1, 2008 (MAF Servizi srl ed.)

Pagina/e: 95-97

L’affidabilità della conta dei monociti è importante nella diagnosi di diverse patologie; i monociti aumentano infatti in corso di malattie infettive ed infiammatorie, sindrome mielodispalastiche e la diagnosi di leucemia mielomonocitica cronica è basata sulla presenza di un numero di monociti superiore a 1 • 109 /L. Nella nostra sperimentazione alcune discrepanze tra i diversi strumenti è stata osservata nella conta dei monociti; queste discrepanze indicano che le diverse tecnologie non sempre riconoscono lo stesso tipo di cellula e questo può dipendere dall’eterogeneità dei monociti (dimensioni, morfologia nucleare, granularità e funzionalità). Il metodo di riferimento per la conta dei monociti dovrebbe pertanto essere il citofluorimetro, questo metodo non è però utile nella diagnosi differenziale tra mielodisplasie e reattività nel sangue periferico in quanto a questo livello le cellule perdono le alterazioni fenotipiche. Una distinzione tra displasia e monocitosi reattiva è diagnosticamente impegnativa, sarebbe auspicabile avere a disposizione nuovi strumenti che aiutino in questa diagnosi differenziale

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